Permacultura sociale: un corso all’Ecovillaggio Torri Superiore per realizzare insediamenti umani sostenibili
La permacultura sociale si afferma all’Ecovillaggio Torri Superiore, gestito dalla Ture Nirvane Società Cooperativa Sociale di Comunità.
Al corso di permacultura sociale “Learning from S.P.A.R.R.O.W.S. – Social Permaculture As a Resource for Regenerative, Open and Welcoming Societies” – un progetto sulla mobilità di animatori socioeducativi co-finanziata dal programma Erasmus+ della UE – hanno partecipato 27 educatori e operatori sociali provenienti da 11 paesi selezionati nell’ambito di una partnership tra 13 differenti associazioni.
La permacultura è una disciplina di progettazione finalizzata a realizzare insediamenti umani sostenibili, una meta-disciplina, che oltre ad alcune intuizioni originali, utilizza e sistematizza discipline già esistenti, come la geografia, la biologia, l’architettura e l’agronomia, creando tra esse relazioni virtuose. Lo scopo finale è soddisfare in modo responsabile i bisogni materiali di una comunità o di un singolo (quali la gestione del territorio, la produzione del cibo, la casa, la gestione dei rifiuti, la creazione di economie), a partire dall’osservazione dei processi naturali, con particolare attenzione sulla relazione tra gli individui, i gruppi, i popoli, le nazioni.
Il corso si è concentrato sul concetto di margine: la membrana della cellula, la riva di un fiume, il limite tra città e campagna, tra migranti e popolazione locale, tra disabilità e “normalità” o il confine tra Stati.
Una giornata è stata dedicata alla condivisione e sensibilizzazione dei flussi migratori, iniziata con un’azione di pulizia di un tratto dell’alveo del fiume Roia a Ventimiglia segnato dal passaggio dei migranti, seguita da un incontro su cui riflettere su come le strutture sociali e le forze naturali influenzano il comportamento umano, e quali cambiamenti si possono apportare per raggiungere un cambiamento duraturo.